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Migrando verso la Bosnia Erzegovina

Migrando verso la Bosnia Erzegovina
 

Data: dal 10/09/2006 al 17/09/2006
Difficoltà:

Costo: 390 € Guida, viaggio in Fuoristrada
Min. partecipanti: 10

Andiamo a conoscere la Bosnia Erzegovina che da poco s’è aperta al turismo naturalistico proponendo le sue aree umide importanti siti di Nidificazione e di migrazione per l’avifauna selvatica

Il nostro è un viaggio in avascoperta su rotte turistiche ancora tutta da ricostruire. La Bosnia-Erzegovina è unarea sociopolitica geograficamente caratterizzata dallle Alpi Dinariche, confina con la Croazia e la Serbia, ed è zona cuscinetto fin dai primi fluttuanti accordi tra Oriente e Occidente. Dominati in continua alternanza da poteri cattolici, musulmani e ortodossi, gli abitanti della Bosnia-Erzegovina sembrarono per un certo periodo essersi abituati alla varietà culturale; fino a quando, nel 1992, i serbi bosniaci ultra-nazionalisti mandarono in frantumi l’armonia sociale del paese con l’appoggio dell’esercito federale e degli ufficiali serbi di Belgrado.
La tripla guerra civile che ne conseguì vide scontrarsi uno contro l’altro gli slavi musulmani, i serbi ortodossi e i croati cattolici che fino ad allora avevano convissuto e che fanno tutti parte dello stesso ceppo slavo meridionale. La guerra ha distrutto le infrastrutture del paese, costretto milioni di persone a vivere nella condizione di profughi e i contendenti possono vantarsi di aver introdotto la terribile espressione ‘pulizia etnica’ nel moderno vocabolario mondiale. La guerra è finita e i turisti sono tornati a visitare la Bosnia-Erzegovina, ma ci vorranno anni per risanare le nuove ferite e perché il paese possa di nuovo accogliere un buon flusso turistico.

Documenti e notizie utili

Visti: per i cittadini maggiorenni dell’Unione Europea (italiani compresi) è sufficiente la carta d’identità (valida per l’espatrio) per entrare in Bosnia-Erzegovina; i minorenni, invece, dovranno essere muniti di passaporto o essere registrati sul passaporto dei genitori. I viaggiatori non appartenenti all’UE possono entrare in Bosnia-Erzegovina solo se muniti di regolare passaporto.
Rischi sanitari: encefalite portata dalle zecche, epatite, rabbia, febbre tifoidea, diarrea da viaggio, mine terrestri inesplose
Fuso orario: lo stesso dell’Italia
Elettricità: 220V, 50Hz
Pesi e misure: sistema metrico decimale

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