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Velatrekking in Arcipelago e Corsica

Data: dal 01/06/2006 al 01/10/2006
Navigando / Fra le isole
Difficoltà:
Costo: EURO 60 € Quota giornaliera non comprende: CAMBUSA, CARBURANTE, SPESE PORTUALI

Min. partecipanti: 6

Son viaggi per terra e per Mare lungo rotte segnate da antichi velieri e noi le ripercoreremo a modo nostro, liberi di veleggiare nel tirreno settentrionale…

Sono settimane a vela. Decideremo le rotte in base ai venti migliori e lo skipper avrà sempre l’ultima parola su dove andare e cosa fare, ci muoviamo per vie d’acqua.

Elba

Potremo fermarci a Rio Marina e visitare le Miniere a cielo aperto o fare rotta per punta Calamita dove le bussole impazziscono e c’è una miniera che scende di 150 m sotto il livello del mare: la geologia di quest’isola è interessantissima ed ha determinato la storia dell’umanità sin dall’età del ferro.

Ci fermiamo in piccole baie accessibili solo dal mare dove con maschera e pinne ci soffermiamo a guardare la flora e la fauna sottomarina: E’ proprio nei primi metri d’acqua che si possono fare le osservazioni più interessanti. Il massimo della biodiversità in mediterraneo è nell’infra-litorale. A Fetovaia c’è un centro ricerche gestito da dei Biologi marini (l’Idra) andremo a trovarli per soddisfare le vostre curiosità e magari potremo osservare all’ingranditore qualche campione raccolto in mare il giorno stesso

Pianosa

Se il Parco Nazionale ci desse la possibilità possiamo tentare uno sbarco sull’Isola-carcere, ma è difficile. Pianosa si può visitare ma probabilmente non potremomo accedervi con nostra Barca: Nel periodo di alta stagione ci sono dei barconi che hanno l’appalto. Noi di TerrediMare siamo accompagnati da una guida ambientale autorizzata, i nostro non è semplice turismo. Sono progetti di educazione ambientale, ci spostiamo con il vento per non bruciare combustibile fossile e siamo attenti alle impronte che lasciamo al nostro passaggio. Ci presentiamo bene e vogliamo lasciare un buon messaggio per coloro che verranno dopo di Noi

Se il vento ci dice di sì andiamo verso il Giglio e Giannutri saltando Pianosa e Montecristo.

Ci sono bei sentieri da fare a Pianosa, al Giglio, all’Elba a Giannutri o nella Corsica del Nord, ma dobbiamo guardarci dal percorrerli nelle ore più calde, meglio evitare una brutta insolazione. I momenti migliori sono all’alba e al Tramonto. Scegliamo quelli per camminare e passiamo le ore più calde in barca od in acqua; la Barca è bella per i suoi ritmi amniotici e perché ovunque siamo ci sa offrire una casa e sollievo consentendoci un contatto costante con il mare

Elba

Trasferimento con autobus di linea da Marciana Marina a Marciana Alta, da cui partire per un bellissimo percorso trekking che vi porterà alla scoperta dell’interno dell’isola (Marciana-Chiessi), al fresco per buona parte, per poi discendere in corrispondenza della spiaggia di Chiessi, dove potrete riposarvi e godervi il sole e il mare nel pomeriggio.

Seawatching sotto costa; noleggiando dei Kayak o con l’ausilio di Maschera e Pinne curioseremo sotto costa lal scoperta di tesori naturali

Capraia

Aegylon megas era il vulcano dell’arcipelago ma adesso ne restano solo le rovine erose dal mare, è l’isola più selvaggia ed è priva di vere spiagge, conserva al suo interno un tesoro “umido” che potrete visitare solo camminando: lo Stagnone. Con i suoi circa 30 Km perimetrali e una cima massima di 445 metri ha coste alte che a Ponente guardano a strapiombo sul mare mentre declinano più dolcemente lungo il versante orientale. Non si sa come quest’Isola sia potuta sfuggire alla speculazione edilizia, probabilmente la presenza del carcere l’ha impedito fino a che non è nata l’idea del Parco nazionale, concepita proprio qui e partorita a Roma il 22 Luglio del 1996

Pianosa

L’isola di Pianosa fa parte dell’arcipelago Toscano; situata a sud-ovest dell’isola d’Elba ne dista 14 km mentre sono 50 i km da Piombino. La sua caratteristica principale è la scarsa elevazione (29 m massimo sul livello del mare)la sua superficie è di circa 10 km2 e lo sviluppo delle sue coste di 26 km. La vegetazione si divide nella fascia costiera a macchia mediterranea bassa con pinete di pino d’aleppo e rari residui di lecceta e le zone interne, caratterizzate da gariga, steppa e macchia bassa dovuta allo sfruttamento del terreno per l’agricoltura e il pascolo.Abitata da lepri, ricci e arvicole ha un rilevante popolamento di avifauna stanziale e di passo.Famosa per essere stata una colonia penale agricola prima e un carcere di massima sicurezza poi, dalla dismissione di questo, avvenuta nel 1998, l’isola è quasi completamente disabitata.

Giannutri

A forma di mezzaluna, estesa circa 260 ettari, è l’isola più meridionale dell’Arcipelago Toscano. Appartiene al comune dell’Isola del Giglio. Morfologicamente si caratterizza per la presenza di tre rilievi: Capel Rosso, Monte Mario e Poggio del Cannone. La costa si presenta frastagliata e rocciosa, interrotta da solo due spiagge: Cala della Spalmatoio a Nord-Est e Cala Maestra a Nord-Ovest. Di notevole interesse sono le numerose grotte che si aprono lungo la costa, la più famosa delle quali è Gala dei Grottoni, nell’estremità meridionale. L’antica Artemisia per i Greci e Dianium per i Romani, ricoprì un ruolo importante nei traffici marittimi del III e II sec. a. C. come dimostrano alcuni oggetti in ossidiana, originaria delle isole Lipari, della Sardegna e di Palmarola. In epoca romana, appartenne alla famiglia degli Enobarbi, che vi costruì una splendida villa, rivestita di marmi pregiati, i cui resti sono tuttora visibili e rappresentano una delle principali attrattive dell’isola. Oggi è completamente inserita nel perimetro del parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e anche il mare antistante è incluso all’interno dell’area protetta. Giannutri è’ un’isola verde e ventosa. La macchia mediterranea prevale sulla roccia. Ci sono, nella parte centrale, anche pini marittimi e di Aleppo. Fioriscono le, le euforbie, profumano i ginepri e il rosmarino. E’ un paradiso piccolo piccolo: larga 500 metri, lunga più o meno 5 chilometri, una bella passeggiata. Non ci sono, ovvio, le auto: anzi, non ci sono nemmeno le strade, ma semplici viottoli percorsi talvolta da piccoli trattori portabagagli.

IL PROGRAMMA VERRA’ DECISO E MODIFICATO IN CORSO DI SVOLGIMENTO DALLO SKIPPER E DALLA GUIDA AMBIENTALE IN CONSIDERAZIONE DELLE CONDIZIONI METEO-MARINE.

Le attività extra, es. eventuali aperitivi che non disdegniamo mai di prendere insieme, potrete concordarle insieme alla vostra guida, non possiamo stabilirli in anticipo in quanto alcuni percorsi potrebbero variare per le ragioni sopra indicate.

I DATI Delle nostre barche

Oceanis Beneteau,

ed è frutto della grande esperienza maturata nel campo del charter, con soluzioni studiate per garantire il confort e la sicurezza nella navigazione.
Spazio, eleganza, leggerezza, velocità si coniugano con reali performances a vela.

Le linee di carena confermano il potenziale di velocità, conferendo all’Oceanis 473 questa sensazione di forza pacata delle grandi barche a vela che, grazie alla loro inerzia, riescono a passare con facilità sull’onda con tutte le condizioni di mare. La randa “full batten” è corredata di lazy jack per facilitare la riduzione della vela. Il genoa è avvolgibile e quindi di facile gestione; più un gennaker per sfruttare al massimo il vento nelle andature portanti.

La barca può ospitare 8/9 persone in 4 comode cabine più due posti ricavabili in dinette; 3 bagni con doccia; una cucina attrezzatissima con due fornelli a gas e forno basculanti, una ghiacciaia da 150 lt ed un capiente frigo. Il carteggio completo di: Gps cartografico interno ed uno esterno alla timoneria, VHF interno con ripetitore esterno, radar, stazione del vento, eco, log, stereo cassette e caricatore CD, prese 12 V e 220 V. Inoltre, salpaancora elettrico, bow trust per le manovre più difficili, autopilota, boiler, doccia esterna calda/fredda, riscaldamento utile durante la mezza stagione ed indispensabile nei mesi più freddi; tender con carena rigida e motore fuoribordo da 6 Hp; capotte paraspruzzi e bimini top per ripararsi dal sole cuocente e dall’umidità della sera, cuscineria in pozzetto per stare comodamente in otto intorno al tavolo esterno.
L’ Oceanis ha due ruote del timone che permettono una ottimale visibilità e la massima comodità per le discese a mare. All’interno la gradevole atmosfera dei legni in mogano nel quadrato ben arieggiato ed illuminato da numerose finestrature, il ponte in teak, insieme alla efficienza delle manovre… contribuiranno a farvi trascorrere indimenticabili vacanze alla scoperta delle meraviglie del Mediterraneo.

Nelle dotazioni della barca, oltre al tender con fuoribordo, all’equipaggiamento per snorkelling, materassini, amaca, ecc., vi è la possibilità di avere la cambusa standard.

Essa comprende: 6 bottiglie di acqua minerale naturale, 2 l di vino, 2 l di succo di arancia, 1 l di olio d’oliva, 1 Kg di sale, pepe, peperoncino, origano, basilico, aglio, 1 Kg di pasta, 1 Kg di riso, 2 confezioni di salsa di pomodoro, 6 uova, 1 confezione di caffè, 12 bustine di tea, 1 Kg di zucchero, 2 l di latte, 4 scatolette di tonno, 1 scatola di biscotti secchi, 1 scatola di cracker, 1 confezione di pancarrè, 1 barattolo di marmellata, 1 confezione di sacchetti spazzatura, 1 detersivo per piatti, 2 spugne per stoviglie, 4 rotoli di scottex, 4 rotoli di carta igienica e un asciughino per piatti.

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