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Giglio Giannutri e Montecristo

Giglio Giannutri e Montecristo
 

Data: dal 10/04/2009 al 13/04/2009
Difficoltà:

Costo: 150 € Guida e Assicurazione
Min. partecipanti:

Le due isole più meridionali dell’Arcipelago Toscano, la piccola e disabitata Giannutri, con il suo faro e i caratteristici Grottoni e l’isola del Giglio, un gioiello a poca distanza dal promontorio dell’Argentario, ricco di storia e bellezze naturali.

Programma di massima:

1° giorno – Ritrovo dei partecipanti alla biglietteria marittima a Porto Santo Stefano. Partenza per l’isola di Giannutri, l’isola più a sud dell’Arcipelago Toscano e dalla caratteristica forma di mezzaluna. Passeggiata tra le euforbie e i nidi di gabbiano reale fino a raggiungere il faro, situato proprio sulle formazioni dei Grottoni, cavità scavate dall’azione del vento e del mare. Ritorno a porto Santo Stefano e imbarco per l’isola del Giglio; arrivo previsto per le ore 19.00 circa, sistemazione in albergo***, cena e passeggiata libera al caratteristico paesino del Porto.

2° giorno – Dopo colazione, escursione verso Giglio Castello (400 mt), visita storica del grazioso paese, si continua l’escursione verso il sud dell’isola passando lungo il crinale, pranzo al sacco e discesa verso una delle cale più belle dell’isola; ritorno nel tardo pomeriggio. Dopo cena possibile passeggiata alla spiaggia dell’Arenella.

3° giorno – Escursione all’Isola di Montecristo. – Per visitare l’isola è necessario chiedere un permesso al Corpo Forestale di Follonica. Sono ammessi solo 1000 visitatori l’anno ed il tempo medio di attesa per l’autorizzazione è di tre anni. Non è possibile pernottare e sono vietate la pesca la balneazione e la navigazione entro mille metri dalla costa. Le visite guidate si svolgono solo entro i tre sentieri esistenti, tutti molto impegnativi. Il collegamento avviene tramite barche prenotate appositamente i cui dati devono essere segnalati al Corpo Forestale e che giungono solo a Cala Maestra, l’unico punto d’approdo, con fondali sabbiosi; nei pressi della Cala sorge l’ottocentesca Villa Reale, con un interessante orto botanico e un piccolo museo di storia naturale. L’isola è stata sempre disabitata e oggi vi vivono stabilmente solo due custodi e, alternandosi di settimana in settimana, alcuni agenti del Corpo Forestale dello Stato. Le condizioni che ne hanno impedito il popolamento hanno favorito il prosperare della flora e della fauna. In particolare, a Montecristo, vivono specie animali e vegetali un tempo diffuse in tutto il Mar Mediterraneo e che oggi resistono solo qui come la vipera di Montecristo (una varietà esclusiva dell’isola) ed il discoglosso sardo (un anfibio presente solo nell’isola e in Sardegna). L’isola è, inoltre, luogo privilegiato di sosta per migliaia di uccelli migratori. L’isola di Montecristo ospita inoltre un’interessante gregge di Capre selvatiche. L’ambiente marino è ricchissimo: vi sono praterie di posidonia, anemoni marini, gorgonie, coralli, il pesce luna e, fino alla fine degli anni ’70, erano presenti le foche monache, specie che ormai è praticamente scomparsa nel Mediterraneo. Rientro in Hotel per la cena ed il Pernottamento.

3° giorno (alternativo) – escursione al Giglio. Dal Castello al versante occidentale verso la spiaggia più grande dell’isola, il Campese con la sua sabbia ricca di quarzo e fluorite rosa, tipica dell’isola. Dalla spiaggia si prosegue lungo il sentiero che porta fino alla punta del faraglione che controlla l’entrata nella baia. Possibilità di scendere alla Cala dell’Allume con la miniera dimessa. Rientro in albergo, imbarco e arrivo a Santo Stefano nel tardo pomeriggio.

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